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Crisi da Covid: la CCIAA interviene con la composizione negoziata per contenere il numero dei fallimenti

03/03/2022

Verona, 3 marzo 2022. Crisi da Covid: la Camera di Commercio interviene con la composizione negoziata per contenere l’aumento dei fallimenti. Verona, infatti, ha registrato un aumento di fallimenti e procedure concorsuali nell’ultimo triennio di circa il 30%. Nel 2021 si sono registrati 1.087 fallimenti e 1.380 procedure concorsuali o stati di insolvenza contro gli 834 fallimenti del 2019 e le 1.085 procedure concorsuali del 2019. Un aumento del 30% per i fallimenti e del 27% per le altre procedure concorsuali. Si stima che se tali situazioni di crisi fossero state affrontate con un anticipo di 12-18 mesi, un 20-30% dei casi sarebbe potuto essere stato sottratto alle procedure fallimentari, salvando così, oltre l’azienda, tutto l’indotto ed i livelli occupazionali ad essa connessi. Questa funzione, introdotta dal Codice della Crisi tra pochi mesi la svolgeranno gli organismi di “Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa”, la cui gestione è affidata alle Camere di Commercio.

“Il Codice della Crisi – spiega Cesare Veneri, Segretario Generale della Camera di Commercio di Verona - ha riformato la disciplina delle procedure concorsuali per consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese e salvaguardare la capacità imprenditoriale di coloro che vanno incontro a una situazione di crisi o di insolvenza. Abbiamo presentato alle associazioni di categoria, ordini professionali e ai Consorzi di Garanzia Fidi il servizio che la Camera di Commercio sta strutturando: il coinvolgimento dei rappresentanti delle imprese e del sistema finanziario che vi ruota attorno è fondamentale. Il confronto e la collaborazione con le associazioni di categoria, i professionisti e i consorzi di garanzia fidi è necessario per sensibilizzare le aziende che, soprattutto se sono in difficoltà, faticano ad accettare di confrontarsi liberamente con istituzioni e professionalità esterne alla loro cerchia abituale di consulenti”.

Lo scopo del piano predisposto dalla Camera di Commercio, in collaborazione con Innexta, società di servizi finanziari e di prevenzione della crisi d’impresa del sistema camerale è di evitare che il ritardo nel percepire i segnali di crisi di un’impresa possa poi portare ad uno stato di crisi irreversibile. Una volta individuato, attraverso un sistema d’allerta, uno stato di crisi, il sistema camerale nomina un esperto che elabora proposte di composizione della crisi nella prospettiva della continuità aziendale. Il sistema di allerta consiste in una piattaforma nella quale è possibile inserire i propri dati economici finanziari per calcolare il livello di squilibrio economico, finanziario e patrimoniale della gestione.

“La Camera di Verona – conclude Veneri - sta organizzando sette webinar rivolti alle imprese, il primo è il prossimo 17 marzo per sensibilizzare le imprese, e un numero consistente di incontri one to one per fornire alle imprese un supporto consulenziale in base a loro particolari esigenze. Sono inoltre stati acquistati 200 accessi alla “Suite Finanziaria” predisposta da Innexta. La piattaforma che è integrata con la valutazione del rating del fondo di garanzia per le PMI (mcc) e l’analisi della centrale rischi”.

Durante l’incontro sono intervenuti Andrea Muti di Unioncamere che ha tracciato un quadro generale della normativa e Roberto Brero e Jacopo Chiari di Innexta che hanno presentato la “suite finanziaria”. Il responsabile del Registro Imprese della Camera di Commercio, Pietro Scola ha, infine, presentato in dettaglio il piano della Camera di Commercio per l’applicazione della “Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa”.

Visualizza l'intervista del dott. Cesare Veneri, Segretario Generale della Camera di Commercio di Verona

 

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