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Sanzioni UE nei confronti della Federazione Russa e riflessi sulle esportazioni

08/03/2022

Il panorama delle sanzioni verso la Federazione Russa cambia di giorno in giorno.

Da quanto è stato comunicato da Unioncamere, le restrizioni riguardano prevalentemente alcune categorie merceologiche, già ricomprese nel Regolamento UE 833/2014 (beni a duplice uso e beni declinati nell'allegato II del regolamento) che con le disposizioni dell'UE degli ultimi giorni sono state ulteriormente implementate.

Dal 2014, vige il Regolamento (UE) n. 269/2014 concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina.

Per una panoramica di dettaglio delle sanzioni già in vigore prima dell'attuale crisi si rimanda ad un documento di sintesi dell'Agenzia ICE reperibile al link seguente: Nota misure restrittive Federazione Russa sanzioni UE febbraio 2021.pdf (ice.it).

Lo scorso 23 febbraio l'Unione Europea ha inoltre adottato un pacchetto di ulteriori misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, tra le quali misure di congelamento di fondi e risorse economiche nei confronti di soggetti designati. 

Il testo degli atti normativi adottati, che modificano ed attuano il Regolamento (UE) n. 269/2014, è consultabile al seguente link del sito dell'Unione Europea: Publications Office (europa.eu) (Regolamento (UE) 2022/259)

Visto l'aggravarsi della situazione in Ucraina, il 25 febbraio, l'Unione Europea ha adottato ulteriori misure restrittive, che modificano il Regolamento (UE) n. 833/2014 e ha ampliato l'elenco dei soggetti designati che figura nell'allegato I del Regolamento (UE) n. 269/2014. Il testo degli atti normativi adottati, è consultabile ai seguenti link del sito dell'Unione Europea:

Il 26 febbraio l'Unione Europea ha adottato ulteriori misure restrittive, che modificano il Regolamento (UE) n. 833/2014, tra le quali il divieto di ogni operazione con la Banca centrale di Russia.

Il testo degli atti normativi adottati, è consultabile al seguente link del sito dell'Unione Europea: Publications Office (europa.eu)  (Regolamento (UE) 2022/334)

Come previsto dalla normativa dell'Unione, le sanzioni riguardano specifiche categorie merceologiche, il settore finanziario e restrizioni destinate a specifiche persone fisiche e giuridiche e per alcune categorie di beni l'export deve essere autorizzato con specifica autorizzazione rilasciata dall'Autorità competente (MAECI per l'Italia).

Non vi è al momento un divieto generale sull'esportazione, né quindi di rilasciare certificati di origine di competenza delle Camere di Commercio, ma le imprese devono essere consapevoli che:

- dovranno a monte verificare se i loro beni rientrano nelle categorie soggette a restrizione da parte dell'UE, ma anche da parte della stessa Federazione Russa;

- attenzione particolare dovrà essere posta per i beni cosiddetti "a duplice uso"; per eventuali dubbi dovrà essere interpellata l'Autorità nazionale – UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) responsabile anche per il rilascio delle autorizzazioni previste per l’esportazione, il trasferimento, l’intermediazione, l’assistenza tecnica ed il transito dei prodotti a duplice uso e delle autorizzazioni, per il commercio, diretto e indiretto, di prodotti listati per effetto di misure restrittive unionali;

- in caso di dubbio verificare con la suddetta Autorità se i propri prodotti rientrano tra quelli che necessitano di autorizzazione;

- verificare che i beni non siano destinati alle persone fisiche e giuridiche coinvolte dalle sanzioni;

- tenere in considerazione che le misure restrittive a livello finanziario, sempre più rigide, potrebbero generare il blocco dei pagamenti bancari e quindi mettere a rischio il ricevimento dei pagamenti dai clienti.