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On line i report Verona nel Mondo, Economia Veronese e Imprese anno 2020

25/04/2021

Il bilancio del 2020 per l’economia veronese: in un clima di grande incertezza, soffrono le esportazioni di alcune produzioni e il turismo, mentre il saldo tra iscrizioni e cancellazioni delle imprese è pari a zero.

I report “Verona nel Mondo”, “Economia veronese”, “Imprese – anno 2020” e, realizzati dal Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona, mettono in luce le difficoltà che stanno vivendo molte imprese del territorio scaligero. Alcuni settori economici hanno sofferto e soffrono più di altri: il commercio e le attività turistico-ricettive, in particolare, stanno vivendo un periodo caratterizzato da molte incognite.

Nel corso dell’anno, sia le iscrizioni (4.713) che le cancellazioni (4.712) di imprese hanno registrato una diminuzione significativa: -16,8% per le prime e -14,6% per le seconde. Il saldo tra le due variabili è sostanzialmente in pareggio.

Il calo si è registrato in tutti i trimestri dell’anno, con punte che hanno raggiunto quota ‐33,4% per le iscrizioni ‐35,5% per le cancellazioni nel periodo aprile‐giugno. In questi mesi, la situazione di incertezza è stata massima, determinando una minore vivacità nelle dinamiche imprenditoriali: si è ridimensionata, rispetto all’anno precedente, la voglia di “fare impresa” e, allo stesso tempo, molti imprenditori hanno ritenuto opportuno rimanere in qualche modo fermi, in attesa di conoscere l’evoluzione della pandemia.

Le esportazioni hanno registrato una battuta d’arresto: -4,2% su base annua. Un calo inferiore a quello registrato complessivamente a livello regionale (‐8,2%) e nazionale (‐9,7%). L’agroalimentare ha contribuito ad arginare le perdite: complessivamente, il

settore che comprende ortofrutta, prodotti alimentari e bevande, con 3,4 miliardi di Euro e una quota del 30% sul totale dell’export, ha segnato una crescita del +1,6%. Al contrario, altri comparti del “Made in Verona”, come quelli del marmo e della meccanica, hanno sofferto e registrato risultati negativi. Induce ad un cauto ottimismo la tenuta del nostro principale mercato, la Germania, verso cui nel 2020 abbiamo esportato merci per un valore che ha sfiorato i 2 miliardi di Euro (+0,4% rispetto al 2019).

A causa della situazione epidemica, il turismo veronese ha subìto pesanti contraccolpi. Le giornate di presenza (pernottamenti nelle strutture ricettive) sono state poco meno di 7,5 milioni, contro i 18 milioni rilevati nel 2019; la flessione è stata pari a -58,4%.

Il calo è stato più significativo per i turisti stranieri (-65,8%), mentre le presenze di turisti italiani hanno subìto una flessione più contenuta (-34,7%), con una lieve ripresa a partire dal mese di luglio (+0,5% rispetto all’anno precedente), più significativa in agosto (+23,0%).

Sul fronte dell’occupazione, l’Istat registra un tasso di disoccupazione (media annuale) pari al 4,7% (nel 2019 era pari al 4,6%), inferiore al dato regionale (5,8%) e a quello nazionale (9,2%). Il tasso di disoccupazione femminile (5,9%) rimane superiore a quello maschile (3,8%). La Cassa Integrazione Guadagni (ordinaria, straordinaria e in deroga) ha segnato un aumento esponenziale, arrivando a 51 milioni di ore autorizzate (erano 1,7 milioni del 2019).

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