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Imprese sugli schermi di tutto il mondo, guadagnandoci: con il tax credit si può

Verona, 31 marzo 2017. Investire in produzioni cinematografiche conviene all’impresa. Ti detraggono l’investimento dalle tasse e se punti sul “cavallo” giusto, il ritorno di immagine fa volare il fatturato. Lo sanno bene al Biscottificio di Verona che ha finanziato “La grande bellezza”, il capolavoro di Servillo, e ora è conosciuto in tutto il mondo. Se n’è parlato oggi in Camera di Commercio nel convegno “Opportunità e Vantaggi dell’Investimento nel cinema. Tax credit e altri benefici per le aziende esterne alla filiera cinematografica”, organizzato dall’ente in collaborazione con  la Verona Film Commission del Comune di Verona e con l’Ordine dei Commercialisti di Verona.

  “L’investimento ha dei ritorni immediati – ha spiegato il consulente  per il tax credit del Biscottificio Marini, Riccardo Favato – dato che una buona parte di quanto versato alla società di produzione ti viene restituito sotto forma di anticipo sugli utili del film. In più è certa la detrazione dalle tasse con le compensazioni nell’f24. Se si punta sul film giusto e si firma un buon contratto con la casa di produzione, si può guadagnare un profitto del 10%. Se poi il film ha il successo della Grande Bellezza, si partecipa alla divisione degli utili e quindi l’investimento può essere molto remunerativo, oltre a tutto il ritorno di immagine con un tocco di glamour, red carpet e comparsate varie”.

 Un investimento finanziario, ma anche e soprattutto di immagine: il Biscottificio realizza il fatturato per il 70% all’estero e i tre film che ha sponsorizzato (con un milione di euro) hanno fatto da volano alle vendite che crescono del 20% annuo.

 “Aspetti finanziari a parte, l’utilizzo della promozione di film – ha affermato Silvia Nicolis, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona - è una leva di marketing tutta da scoprire. Gli appassionati di cinema e tv sono numerosi e l’ingresso nei canali media in modo indiretto, rispetto alla pubblicità tradizionale, può avere molta efficacia. Tanto più che l’industria del cinema è particolarmente attiva, anche se vive di vicende alterne. Nel 2015 il sistema produttivo culturale e creativo in Italia ha sfiorato i 90 miliardi di euro di valore aggiunto (+538 milioni di euro rispetto al 2011), ovvero il 6,1% del Pil, impiegando quasi 1,5 milioni di occupati. Questa è l’ennesima conferma che l’impresa culturale può esistere e fare profitti”.

Verona si colloca al 19° posto nella classifica italiana, con un’incidenza di valore aggiunto pari al 5,8% e con un’occupazione in Cultura del 6,6%, superiore al dato registrato a livello nazionale (che si ferma a 6,1%).

“Collaboriamo con la Camera di Commercio – ha aggiunto Antonia Pavesi, consigliera incaricata alla Cultura del Comune di Verona – proprio per sensibilizzare maggiormente le imprese locali ad investire in produzioni cinematografiche non solo in generale, ma soprattutto qui a Verona. Verona Film Commission individua location e facilitazioni per le riprese di una sessantina di programmi televisivi, fim, documentari, spot all’anno. Diamo servizio a troupe di tutto il mondo con un ritorno di immagine enorme per la nostra città. Tanto per citare un esempio, sta per uscire in India un film “Bolliwood” girato anche a Verona”.

 Analoga sensibilizzazione, ma per i professionisti locali, l’ha auspicata il Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Verona, Alberto Mion: “un contratto di investimento di questo tipo è uno innovativo strumento che ognuno di noi deve conoscere meglio per poterlo proporre alla propria clientela”

Il tax credit prevede una detrazione dalle imposte variabile tra il 30 e il 40% dell’investimento, in base alle due leggi che l’hanno istituito la 244 del 2007 e la recente 220 dello scorso anno. Aspetti normativi e fiscali che ha spiegato il commercialista Alberto Righini, mentre Monica Bonechi dello Studio Predieri Legal ha fatto una panoramica di come funziona la filiera cinematografica e di cos’è una produzione cinematografica.