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Il futuro del lavoro in chiave femminile, domani 26 in Camera di Commercio convegno alle 17,30

Verona, 25 ottobre 2021. Un’occasione per guardare al futuro del lavoro in chiave femminile: martedì 26 ottobre alle 17:30 la Camera di Commercio ospita la tavola rotonda "Politiche e soluzioni per le dinamiche occupazionali a favore di natalità e sviluppo economico", organizzata dal Comitato per la Promozione dell'Imprenditorialità Femminile, Global Thinking Foundation e Consulta delle Associazioni Femminili.

Dopo i saluti di Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto, Francesca Briani, assessore alla Cultura del Comune di Verona, Roberta Girelli, presidente del Comitato per l'Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio e Anna Sanson, presidente della Consulta delle Associazioni Femminili, interverranno: Maria Rosa Barava, vice presidente Cev, Anna Fiscale, presidente Progetto Quid, Sabina Leoni, responsabile Sviluppo e formazione Banco Bpm e Federico Perali, professore di Politica economica dell'Università di Verona.

“In che modo la fragilità dell’occupazione femminile – spiega Roberta Girelli - è collegata alla scarsa attenzione che le nostre scelte politiche e di investimento danno ai bambini, ai giovani, all’educazione, alle attività di cura dei più fragili? Con 1,27 figli per donna, il nostro Paese è al 174° posto nel mondo per tasso di fecondità totale. Se le statistiche sono l’evidenza numerica dei risultati delle nostre priorità, che priorità si sta dando il nostro Paese? Su che cosa sta investendo? E perché? Domani vorremmo trovare degli spunti di riflessione per promuovere uno sviluppo economico più sostenibile non solo per le donne, ma per tutta la collettività”.

"La posizione della donna profondamente  cambiata nel sociale - aggiunge Anna Sanson - non lo è altrettanto nell’ ambito della famiglia. Si stima che circa l’80% di abbandono del lavoro femminile é determinato dalla mancanza di politiche di wellfare in netto contrasto con il dato che se si riuscisse a raggiungere il 60% di occupazione femminile il PIL potrebbe crescere di 7 punti percentuali. Sono state calcolate una media di 22 ore settimanali dedicate dalla donna alla propria famiglia: é una catena negativa che porta a una nuova forma di povertà femminile: meno lavoro per dedicarsi al lavoro di cura famigliare, reddito ridotto, pensioni al minimo.

L'incontro sarà moderato da Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation: “Finalmente, con la Strategia Nazionale sulla Parità di Genere, ci si muove a grandi passi verso una Certificazione Equal Pay che, unitamente ad un congedo di paternità paritetico tra uomo e donna, ed all’estensione dei servizi per l’infanzia, potranno dare un vero impeto al rilancio di un’occupazione femminile che in Italia langue al di sotto del 50%, il livello più basso in Europa, e che inevitabilmente si traduce in un gap demografico e pensionistico inaccettabile.”

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