Verona, 8 settembre 2017. Come mandare in azienda gli studenti senza che questi incorrano in rischi e nel rispetto della legge 81 del 2008, “ex 626” che prevede l’obbligo della formazione sulla sicurezza per chi opera in azienda a qualsiasi titolo?
Ci ha pensato la Camera di Commercio che ha condiviso il progetto di Spisal e Sirvess coinvolgendo anche l’ Ufficio Scolastico Provinciale, l’Inail e i Vigili del fuoco scaligeri realizzando un progetto di formazione on line di otto ore per gli studenti del triennio delle superiori. Gli studenti interessati sono 25mila.
“La Camera di Commercio – spiega il referente per l’alternanza scuola-lavoro e Conservatore del Registro Imprese, Pietro Scola – è attiva da anni su questo fronte: il primo interesse delle imprese, degli studi professionali e delle attività economiche è di crescere risorse umane più consapevoli di come funzionano le attività economiche. Un’esperienza in azienda può orientare meglio la scelta degli studi universitari o del settore in cui entrare finite le scuole superiori. Lavoratori più motivati, sono lavoratori più collaborativi e partecipativi”.
Il portale è stato creato dalla Camera di Commercio perché, come tutto il sistema delle CdC, vanta una notevole expertise sul fronte della digitalizzazione: il Registro delle Imprese, ad esempio, è quello che funziona meglio in Europa. Il portale prevede 10 moduli di apprendimento su 22 argomenti relativi a prevenzione, rischi e comportamenti da tenere nelle aziende a rischio base , più una parte di quelle a basso rischio. “Questo portale è un esempio di collaborazione concreta – spiega il responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Stefano Quaglia – dato che il rischio è che i progetti di alternanza si “incischino”nelle singole scuole come una materia di studio cui segue l’attività in azienda. Non funziona così, scuole e aziende devo essere in relazione vera: il lifelong learning deve diventare una realtà”.
“Lavoriamo molto sulla cultura della sicurezza per i cittadini di domani – spiega Manuela Peruzzi dello Spisal di Verona – e il portale prevede 4 moduli on line per le aziende a rischio base e altri 4 per le aziende a rischio basso. Al momento sono state escluse aziende a rischio maggiore come i panifici, le carrozzerie, lavanderie, parrucchieri, pasticcerie, veterinari, lotterie, scommesse, case da gioco e servizi alle persone nelle famiglie (domestici). Alcune delle attività inserite nei codici Ateco 2002-2007. Si tratti di slide in power point, integrate anche con anche video, fornito di da altri istituti”.
Paolo Foresti, ispettore anti-incendi dei Vigili del Fuoco di Verona spiega Foresti che nelle scuole superiori siamo sempre più spesso chiamati a dare indicazioni su come trovare spazi sicuri nel caso di calamità. Quindi ben volentieri abbiamo partecipato a questo progetto, verificando e avvallando il materiale postato sul portale perché sia diretto nella comunicazione e di semplice utilizzo.”
Il portale, già on line, https://elearning-scuola.vr.camcom.it/, è accessibile alle scuole della provincia di Verona perchè vi registrino i codici alunno dell’anagrafe nazionale, poi i singoli alunni potranno seguire il percorso anche per conto proprio. A fine corso, è prevista una verifica in aula.
“La nostra banca dati – conclude Claudio Musumeci, direttore dell’Inail di Verona – indica che la sicurezza è un problema di cultura, di comportamento quindi è necessario agire fin dal periodo scolastico”
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